martedì 19 febbraio 2008

Aiuto ai meridionali senza parole

Io non so se voi vi interessate di mondo, però visto che ci vivete mi auguro che sia così. Ad ogni modo mi spiego meglio: c'è la Spagna, avete presente almeno la Spagna? La Spagna, che è laggiù dove migrano i merluzzi, è un posto che ha un sacco di cose: il sole, che per la verità c'è anche qui sulle isole Fær Øer, solo che in Spagna scalda; varie lingue buffe e strane da pronunciare, piene di vocali e prive di suoni che per noi sarebbero ovvi e insostituibili quali ø, þ, å e ∉; un campionato di hockey su pista di discreto livello; un primo ministro con gli occhioni da cerbiatto e parecchie altre cose che magari scoprirò di persona se mi accolgono la domanda per fare l'Interpastorizia* a Valladolid. Come detto, ci sono tutte queste cose e c'è anche un inno nazionale, ma non ci sono le parole. E finora è stata inutile ogni ricerca: niente, queste parole non si trovano proprio, in nessuna delle varie lingue buffe che si parlano in Spagna. Insomma, ormai hanno un po' perso le speranze sulla possibilità di trovare un testo condiviso che non sia la ricetta della paella; però voi direte, scusa Heralv, ma tu che c'entri? E io dirò: niente, è che ieri ho parlato con il mio amico Jóannes, che ha rapporti culturali continui con la Spagna (vende aringhe a San Sebastian ed ha tradotto Asereje in faroese), il quale mi ha raccontato che c'è un concorso pubblico per trovare queste parole mancanti e al vincitore danno molti soldi e una cabina su una spiaggia delle Canarie.
Io mi sono entusiasmato e ho buttato giù di slancio queste parole:
O bellissima Spagna!/ Terra del Sole e del Mare/ il tuo lichene è più verde che altrove/ le tue pecore sono meglio nutrite./
O feconda Spagna/ che produci quintali di avena/ le tue città gelano di rado/ le tue coste non conoscono brina.
Pallida terra spagnola/ piena d'amore e di foche/ noi ti apprezziamo ogni giorno/ noi ricordiamo il tuo nome/ Dio, Patria, Casillas!
Adesso vado a compare i francobolli (il montone da 12 corone per la posta internazionale), poi lo appiccico sul computer e mando un'e-mail a Juan Carlos di Borbone. Boh, speriamo che vinco. Sono curioso se alla Canarie hanno i rompighiacci grossi quanto i nostri, al porto**.

*l'Erasmus del settore ovino, per i meno informati.
**ha partecipato anche Ámundur, a dire il vero. Ha scritto: Beee beeeh/ Beee/ Beeeh beh beh/ Beeeeeh Beh Beh/ Beeeeh/ Beeeeeh/ Bèèèèèèè (solenne). Però secondo me tanto valeva lasciarlo senza parole, allora. Poi magari sono maligno io, eh.